Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Cassata siciliana

E siamo giunti al 31 dicembre.  Oggi zona rossa, negozi chiusi, niente ristoranti, niente discoteche, niente feste, oggi non ci saranno piazze gremite e si spera che non ci siano nemmeno assembramenti casalinghi.  Cosa ci resta quindi? Ci resta "solo" la compagnia dei nostri più stretti congiunti e l'obbligo di riflettere e metabolizzare quanto accaduto in questo anno.  Un anno difficile se ne va via e con lui vi consiglio di dare un calcio a tutti i pesi che vi siete sempre portati appresso. Buttate tutto, liberatevi, se non lo fate oggi quando? Sfogliate la rubrica del telefono ed eliminate i contatti inutili che appesantiscono la vostra rubrica, se avete un abbonamento on demand prendete un po' di tempo  per eliminare tutte le registrazioni che non vi servono. Oggi che non avete l'impegno di prepararvi per il veglione aprite l'armadio ed eliminate quei vestiti che non vi vengono più. Oggi è il giorno dei buoni propositi, quello in cui tutti noi guardiamo sp

13 di dicembre tradizione+penitenza=arancine e cuccia!

Quando sei palermitano cresci sapendo che esiste un giorno dell’anno in cui la città è pervasa da odore fritto perché in tutta la città tutti sono intenti a friggere per rispettare un'antica tradizione che vuole che il 13 di dicembre, giorno di Santa Lucia, si mangino solo le arancine, panelle e cuccia. Tutto nasce da una tradizione cristiana che vuole che nel giorno più corto dell'anno, il giorno in cui si ricorda la Santa protettrice di Siracusa, Lucia, i palermitani per devozione e penitenza non mangiano né pane, né pasta, né carne o pesce, ma solo riso e grano. La storia racconta che a seguito di una carestia del 1646 aveva costretto il popolo palermitano al digiuno e nel giorno della festa di Santa Lucia, dopo tante preghiere, giunse al porto di Palermo una nave carica di grano. Vista la fame patita non ci fu il tempo per la molitura e il grano non venne usato per farne farina ma si dovette bollire e condire con olio. Da questa storia e da questo piatto poverissimo privo d

Il covid, le restrizioni e i pregiudizi

Tempi duri per ristoratori, per proprietari di B&B, per gli alberghi, per le case vacanze, per chi ha un'associazione culturale e si occupa di corsi di cucina, ricamo, per chi organizza feste per bambini, per le ludoteche, per i rappresentati di cibo e vini, per i negozianti in generale e per tutti noi che in questo momento stiamo soffrendo di una crisi che getta tutti nello sconforto.  In questi mesi Emilia, la mia bimba, che ama tanto uscire e divertirsi, che ama andare al ristorante a mangiare buon cibo, che freme per la compagnia di amici, nonni, zii e zie, ha chiesto ripetutamente di andare al ristorante e noi non siamo stati capaci di accontentarla. Devo dire che nei mesi estivi è stato più facile: abbiamo mangiato più volte al circolo al quale siamo iscritti, o anche in casa ma all'aperto e sotto il pergolato.  Poi è arrivato il finto autunno palermitano (perché diciamola tutta è inverno da due giorni e l'estate ci ha lasciato 3 giorni fa!) e l'idea di magiar

Le ricette di #nonnaTeresa #Q.B. BUCCELLATINI

Post difficilissimo ... difficilissimo perché mettere in piazza le "deficienze" della propria famiglia non è mai bello, difficilissimo perché devo perdere l'abitudine di abbandonare questo blog, difficilissimo perché le ricette di #nonnaTeresa sono tutto un programma, difficilissimo che so già che da oggi scrivere dovrà diventare una sana abitudine, come mangiare avena e yogurt greco! Prima di tutto: OGGI MAMMA E PAPA' FESTEGGIANO 46 ANNI DI MATRIMONIO ... 46! Come festeggiare al meglio il loro anniversario se non prendendoli un po' in giro? I miei genitori si amano da 46 anni in maniera imbarazzante: baci, risatine, battute ... invidia allo stato puro per tutti noi e per tutti noi intendo anche voi che leggete.  Hanno avuto una figlia meravigliosa che sono io, un figlio maschio detto "il reuccio" e Marcellina bella! Poi cani, gatti, galline e oche.  La nostra casa è sempre stato il regno di pranzi e cene stupendi di meravigliosi in cui gli amici di semp